lunedì 22 ottobre 2012

domenica 18 settembre 2011

venerdì 11 marzo 2011

lunedì 15 novembre 2010

spettacolo o visita psicologica?

Una lettura delle carte che scopo ha? Divertire o semplicemente intrattenere? Oppure aiutare il prossimo a capire meglio i propri problemi?
Ma anche in quest'ultimo caso non rimane sempre spettacolare il fatto di farlo attraverso i tarocchi, carte dall'antico fascino e mistero?
Ovviamente il tutto va fatto solo nel dovuto contesto e non ad esempio su un palco tra apparizioni di tortore e bastoni volanti.
Una delle cose più belle è trovare quell'equilibrio dello spettacolo tra ironia e drammaticità e quell'equilibrio della magia tra vero e falso, trucco e non trucco.
La magia più bella rimane sempre quella dello spettatore che rispecchiandosi nelle carte ritrova conferme compiacimenti.
Trovate il momento nel quale una lettura inizia a diventare noiosa e prendete le carte al fine di forzarne una in particolare, solo così quei momenti noiosi riacquisteranno un senso pieno di magia.

mercoledì 10 novembre 2010

Il destino si crea nella mente

Ovvero le coincidenze più belle sono quelle costruite dalla nostra mente, una carta che ricorda qualcuno o qualcosa o abbinata in qualche modo a qualche oggetto presente nella stanza, ma anche una carta diversa da quella che si vorrebbe far riapparire dopo un miscuglio, ma simile, collegata o semplicemente la rappresentazione del suo opposto.
E magari la carta che si vorrebbe (quella del destino) è quella subito dopo, la seconda, e ci sarà un perché. Chiedetelo. Imparate a catalogare le diverse risposte che vi danno persone diverse in contesti diversi, imparerete tante cose.
Il fatto che la carta del destino non sia la prima ma la seconda implica il concetto che le cose non vadano mai come si vorrebbe anche se ci si passa vicino, ma allontana anche pensieri legati alla possibilità di qualche gioco di prestigio.
Il destino si crea nella mente quando si da un senso a tutto questo, alle carte che escono casualmente o forzate da voi.
E ricordate, evitate di forzare carte che volete voi, anche se siete liberi di farlo, lasciate che siano i partecipanti a trovare la propria carta preferita e a dargli un senso.
Lasciate che il destino si crei nelle loro menti.

giovedì 4 novembre 2010

chi siamo?

le carte non possono dircelo da sole, siamo noi a trovare le risposte attraverso di esse, le abbiamo mischiate, ovvero caoticamente ordinate come la vita, un ordine caotico di pensieri ed eventi.
Prendiamone nove, tre carte per il passato, sotto altre tre per il presente e poi altre tre per il futuro. Quale carta scegli di primo impatto senza pensarci? Colpito da strani personaggi od oggetti, magari solo piccoli particolari o semplicemente i colori?
Ma hai scelto la carta liberamente o senti di essere stato influenzato dalla riga del passato o del presente o del futuro sapendo che anche se solo inconsciamente questa influenza c'è stata? E perché c'è stata? Ne hai coscenza? E perchè proprio questi particolari in basso/in alto/a destra/sinistra ti hanno colpito? cosa ti ricordano? cosa ci vedi? usa l'immaginazione o pesca semplicemente nelle memorie, guarda le carte, rifletti e parla di te come di qualsiasi altra cosa che ti viene in mente attraverso di esse.

Ad ogni domanda chiedete e chiedetevi se la risposta sia segno di negatività o positività, ad ogni risposta ponete un'altra domanda ad essa collegata, vedrete come la gente si aprirà parlando di se.
Chi siamo?
La combinazione di pensieri, eventi, incontri e tantissime altre cose alle quali diamo un senso ed un filo logico , proprio come la combinazione che otteniamo mischiando un mazzo di carte, basta dargli un senso ed un filo logico.